L’impatto della pandemia sul turismo montano e la sua possibilità di sviluppo sostenibile.

La pandemia da Covid 19 non è tuttavia volta al termine e questo comporta notevoli riflessioni sul fenomeno turistico, il quale, nel 2019, rappresentava il 14 % del PIL italiano.

Sebbene dati certi da indagini statistiche non siano ancora stati rilevati, dalla nostra piccola esperienza estiva possiamo notare come sia stato notevole l’arrivo di turisti che potenzialmente non avrebbero scelto la vacanza in montagna come prima meta per il proprio periodo di ferie estive. Tuttavia, l’invito a non oltrepassare i limiti regionali, imposti dal governo, ha portato all’aumento nel turismo di prossimità e questo ci ha permesso come operatori di riposizionarci all’interno del nostro spazio turistico per fidelizzare clienti nuovi.

Completamente differente è la situazione attuale del turismo invernale. Non volendo entrare nella specificità della situazione che stiamo vivendo di incertezza, paura e rabbia, preme sottolineare come la differenziazione del nostro sistema sia notevole rispetto altri luoghi e come questo comporti un problema per i lavoratori delle aree montane e dei suoi residenti. Avendo a cuore la salute delle persone e senza voler incriminare i provvedimenti sul distanziamento sociale e l’impossibilità di movimento si intende sottolineare l’importanza che i flussi turistici domestici ed internazionali abbiano per il nostro sistema come traino economico: fatto 100 il valore aggiunto portato dal turista invernale, quello estivo porta un valore aggiunto mediamente della metà.

“Il turismo è un sistema di attori, di pratiche e di luoghi che ha per finalità la ricreazione degli individui attraverso spostamenti al di fuori dei luoghi di vita abituali e che implica l’abitare temporaneo in altri luoghi.

Il turismo non è una attività, una pratica, un attore, uno spazio o una istituzione ma l’insieme messo a sistema.

E questo sistema comprende: turisti, luoghi, territori e reti turistiche, il mercato, le pratiche, le leggi, i valori”.

Questa la definizione data dagli specialisti Knafou e Stock. Il sistema al quale si fa riferimento ha un significato concettuale e anche filosofico; non si tratta solo dell’insieme dei tanti fenomeni che il turismo comporta contrapposti tra di loro, ma fa riferimento alla connessione e ai legami che si instaurano tra tutti questi fenomeni. È un sistema complesso e la modificazione ad uno dei fattori comporta inevitabilmente il riequilibramento di tutti gli altri fattori. La chiusura dell’industria sciistica e l’impossibilità di spostamento dal proprio comune di residenza,  hanno comportato la chiusura di tutte quelle attività connesse quali ristorazione e albergo. L’incertezza sui numeri di flussi che potenzialmente potrebbero raggiungere le nostre destinazioni non aiuta nella programmazione turistica che è indispensabile per rendere operativo l’intero sistema. Sistema composto da: attori che possono essere sociali, singoli o collettivi. Sono gli stakeholders ovvero tutti i portatori di interesse nel sistema turistico, ad esempio gli albergatori, i lavoratori stagionali, la popolazione locale ed i turisti stessi.

In un’ottica di sviluppo sostenibile inteso nelle sue tre dimensioni ambientale, sociale ed economico, il periodo che stiamo vivendo aumenta l’incertezza e riduce la possibilità di raggiungere tale obiettivo.

Tuttavia, le più grandi istituzioni come la UNWTO (organizzazione mondiale del turismo) hanno iniziato a promuovere attività di promozione e diffusione di programmi per accentuare e sostenere lo sviluppo sostenibile. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è l’esempio. Questo è stato implementato nel piano strategico del turismo nazionale con l’obiettivo di dotare l’Italia del turismo e della cultura di una visione unitaria ponendo il settore turistico al centro delle politiche di sviluppo del paese nell’ambito degli obiettivi dell’agenda. Tale progetto ha subito un ulteriore slancio in seguito alla pandemia: la ricostruzione di un turismo su base sostenibile seguendo i 17 obiettivi dell’agenda è il pilastro per la rinascita del turismo globale.

Noi nel nostro piccolo promuoviamo e seguiamo gli obiettivi e cerchiamo in tal senso di educare anche tutti coloro che vengono a trovarci al fine di implementare e accrescere la coscienza sostenibile per far rinascere il turismo più vigoroso e sostenibile.  

Giulia